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Una guida per identificare e risolvere le perdite in un impianto di distribuzione aria compressa

Monitoraggio, manutenzione ed ottimizzazione sono attività che dovrebbero essere portate avanti con costanza da tutte le aziende che dispongono di un impianto ad aria compressa.

In passato ci siamo già occupati di come ottimizzare un impianto di distribuzione aria compressa oppure dell’importanza di adottare una logica predittiva per gestire l’attività di manutenzione, ma non abbiamo mai affrontato in modo diretto il tema riguardante la rilevazione di eventuali perdite.

Quando nel nostro impianto sono presenti fughe o perdite di aria inevitabilmente viene meno l’ottimizzazione delle risorse di cui l’impianto ha bisogno per funzionare.

Ecco qualche dato di settore sulle fughe di un impianto ad aria compressa industriale.

PERCHÉ NON PUOI PERDERTI NEANCHE UNA FUGA

Quante volte controlli il tuo impianto di distribuzione aria compressa per verificare la presenza di fughe e perdite?

Se la risposta è “qualche volta” o “raramente” tieni presente che:

  1. stai sprecando un complessivo di aria che varia tra il 30% e il 40%;
  2. la perdita di energia comporta un aumento significativo delle spese energetiche;
  3. hai bisogno di un programma che ti permetta di rendere efficiente l’impianto di aria compressa e perseguire una riduzione dei costi complessiva costante nel tempo.

Dunque:

  • la prima cosa che ti consiglio di fare è rivedere la tua organizzazione interna in questo senso, costruendo un team dedicato all’attività di monitoraggio e controllo fughe;
  • sfruttare dove è possibile il supporto fornito dalla tecnologia.

 

COME ORGANIZZARE IL TEAM INTERNO PER IL CONTROLLO DELLE FUGHE DELL’IMPIANTO AD ARIA COMPRESSA

La scelta delle persone che entreranno a far parte del team interno dedicato all’attività di monitoraggio e controllo fughe dell’impianto ad aria compressa è fondamentale in un’ottica di lungo periodo.

Le aziende che sono riuscite a raggiungere una condizione di efficienza e stabilità hanno costruito la loro squadra con queste figure: addetto al controllo, responsabile acquisti, responsabile della pianificazione, tecnici manutentori e responsabile degli interventi.
Analizziamo singolarmente ruoli e responsabilità di ognuno di loro.

ADDETTO AL CONTROLLO
È l’operatore responsabile dei controlli dell’intera rete di distribuzione di aria compressa, colui che riesce ad individuare con rapidità la presenza di perdite e fughe di aria.

RESPONSABILE ACQUISTI
Fare manutenzione in modo corretto vuol dire anche provvedere a reperire ricambi ed attrezzature di qualità in base alle esigenze del momento, in tempi brevi ed entro i limiti di budget prefissati.
Tra i compiti del Responsabile Acquisti c’è anche quello di individuare il contratto di fornitura di energia migliore per l’ottimizzazione delle spese energetiche.

RESPONSABILE PIANIFICAZIONE INTERVENTI
A lui spetta il compito di distribuire gli incarichi tra i diversi manutentori in relazione a quanto viene segnalato dall’addetto al controllo impianto.

TECNICI MANUTENTORI
Si occupano della parte operativa ovvero di eseguire tutti gli interventi programmati dal responsabile della pianificazione e dall’addetto manutentore: professionalità e competenze tecniche sono gradite!

RESPONSABILE DEGLI INTERVENTI
Questa figura ha il compito di verificare il miglioramento in termini di efficienza dell’impianto ad aria compressa, rapportandosi con il vertice aziendale per quanto riguarda: gli interventi implementati nel tempo, i costi complessivi sostenuti ed i risultati conseguiti.
Tutte queste informazioni dovranno essere riportate all’interno di un report per evidenziare:

  • la riduzione dei consumi energetici ottenuta;
  • il risparmio economico associato alla gestione dell’impianto di distribuzione ad aria compressa.

IL SUPPORTO DELLA TECNOLOGIA PER L’IDENTIFICAZIONE DELLE PERDITE DI ARIA COMPRESSA

Come avrai avuto modo di comprendere la componente umana è fondamentale ai fini della rilevazione delle perdite di un impianto ad aria compressa industriale.

Tuttavia, è bene prendere in considerazione anche il supporto che arriva dalla tecnologia in particolare quella degli ultrasuoni.

I sensori ad ultrasuoni permettono non solo la presenza di perdite di aria all’interno dell’impianto di distribuzione, ma anche di quantificarle con precisione.

Gli apparecchi impiegati ricevono e rilevano le onde sonore che si generano dalle fughe (le frequenze sonore emesse dalle onde non sono udibili dal momento che rientrano nella tipologia degli ultrasuoni).

A titolo informativo: gli strumenti di rilevazione ad ultrasuoni più avanzati permettono di convertire il segnale acustico rilevato in un grafico sovrapponibile poi alla foto e/o video della fuga.

La qualità delle rilevazioni, così come il livello di precisione dell’apparecchio, sono alti anche all’interno di quegli ambienti caratterizzati da una grande quantità di polvere e sporco.

All’interno della squadra operativa sopra descritta i dispositivi di rilevazione ad ultrasuoni vengono utilizzati dagli addetti alla manutenzione oppure da una eventuale ditta esterna specializzata nella ricerca di perdite negli impianti ad aria compressa.

Esternalizzare questa attività garantisce un report periodico che identifica:

  • il numero e il livello di gravità delle perdite;
  • la misura del risparmio ottenibile con tutti gli interventi necessari.

È bene ricordare che, anche nel caso di un fornitore esterno, la pianificazione degli interventi di riparazione ed ottimizzazione risulta fondamentale per raggiungere gli obiettivi di risparmio attesi.

La tecnologia offre un supporto importante non solo in fase di rilevazione ma anche di analisi grazie all’utilizzo di software e tool ad hoc ma riunioni interne ed una comunicazione tra reparti non deve mai venire meno.

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